Art. 1 - Definizione ed inquadramento della Laurea
Art. 4 - Modalità di ammissione al corso di Laurea e conoscenze richieste per l’accesso
Art. 7 - Ripartizione delle attività formative
Art. 8 - Articolazione delle attività didattiche
Art. 9 - Valutazione del profitto
Art. 10 - Riconoscimento o conferma di crediti formativi universitari
Art. 12 - Caratteristiche e modalità di svolgimento della prova finale
Art. 14 - Corsi di Insegnamenti
Art. 15 - Tutorato e supporto alla didattica
Art. 16 - Guida dello studente
Art. 17 - Strutture didattiche di riferimento
Art. 18 - Compiti delle strutture didattiche di riferimento
Art. 19 – Compiti del Coordinatore
Art. 20 - Commissione paritetica
Art. 21 - Comitato di indirizzo
Art. 22 - Rapporti con soggetti esterni
Art. 1 - Definizione ed inquadramento della Laurea
Il Corso di Laurea in Informatica si colloca nella Classe delle Lauree in “Scienze e tecnologie informatiche” (Classe L-31 del DM 16 Marzo 2007 “Determinazione delle classi di laurea”) e afferisce al Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa, che ne elegge il Coordinatore. La didattica del Corso di Laurea si inquadra altresì, culturalmente e organizzativamente, all’interno della Macroarea di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Art. 2 - Obiettivi formativi qualificanti della classe e obiettivi formativi specifici del corso di laurea
Il corso di studio punta a fornire ai laureati una solida preparazione di base nei vari settori dell’informatica, tenendo conto sia degli aspetti tecnici che di quelli culturali della disciplina. Al tempo stesso, obiettivo ulteriore del corso di studio è fornire un insieme significativo di competenze relativamente a metodologie e tecniche per la progettazione e lo sviluppo di sistemi informatici. I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
I laureati nei corsi di laurea della classe saranno in grado di proporsi nel mondo del lavoro come specialisti in grado di operare con duttilità nel contesto della progettazione, dello sviluppo e della gestione di sistemi informatici, in possesso, al tempo stesso, dei requisiti necessari per l’approfondimento degli studi svolti nell’ambito di corsi di laurea magistrale in discipline informatiche o, in generale, caratterizzati da una significativa attenzione alle problematiche informatiche e computazionali.
Obiettivi formativi specifici del corso di laurea
I titoli finali potranno essere conferiti a studenti
che:
Inoltre, i laureati in informatica dovranno:
Le capacità necessarie per l’esercizio della professione di informatico, che hanno applicazioni in contesti anche più ampi, dovranno essere sviluppate durante il percorso formativo nell’ambito del corso di studio. I laureati dovranno essere in grado di:
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Per la natura pervasiva dell’informatica nell’ambito delle diverse attività economiche, le competenze informatiche sono richieste ed applicabili in un ampio spettro di contesti, rendendo possibile ai laureati in informatica inserirsi nei più diversi contesti lavorativi, in ambito sia pubblico che privato. In particolare, i laureati in informatica hanno le competenze per svolgere tutte le professioni elencate in corrispondenza ai punti 2.1.1.4 (Informatici e telematici), 3.1.1.3 (Tecnici informatici) della classificazione ISTAT delle professioni, operando in settori quali:
Tra le varie attività ipotizzabili, si possono elencare:
L’attività formativa prevede insegnamenti teorici e pratici suddivisi in moduli didattici di base, moduli didattici caratterizzanti, moduli didattici di materie affini, moduli didattici concernenti attività formative complementari e stage volti a favorire l’inserimento lavorativo dello studente. Tutti i percorsi formativi danno ampio spazio a esercitazioni e ad attività di tutorato e di laboratorio. La ripartizione dei crediti è intesa a rispettare la normativa ministeriale, che definisce l’appartenenza di un determinato percorso didattico alla Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie Informatiche (Classe L-31). Ogni anno, l’elenco delle attività formative previste viene riportato sulla Guida dello Studente, nonché sul sito web del Corso di Laurea. Tra le attività formative a scelta può essere contemplata, su richiesta dello studente, la partecipazione ad attività seminariali e a corsi universitari o extra-universitari; il Consiglio di Dipartimento valuta la pertinenza delle attività proposte e la possibile valutazione in termini di cfu, deliberando inoltre sull'eventuale recepimento tramite giudizio di idoneità oppure con votazione.
Art. 4 - Modalità di ammissione al corso di Laurea e conoscenze richieste per l’accesso
Sono ammessi al corso di laurea gli studenti in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo. Gli aspiranti debbono, nei tempi prestabiliti dall’apposito bando, presentare domanda di iscrizione al Corso di Laurea, secondo le modalità definite dall’Ateneo, allegando i titoli di cui sono in possesso. L’ammissione al corso, in presenza di numero programmato, e l’eventuale assegnazione di debiti formativi vengono determinati, sulla base dei requisiti stabiliti dal Consiglio di Corso di Laurea, tramite un unico test le cui modalità vengono comunicate di anno in anno in un apposito bando.
Per l’ammissione al corso di Laurea in informatica viene assunto il possesso, e in caso contrario richiesta l’acquisizione, di una adeguata preparazione iniziale sugli argomenti di base di cui all’elenco in Appendice. Tale elenco potrà eventualmente essere aggiornato da parte del Consiglio di Corso di Laurea e potrà essere consultato anche sulla Guida dello Studente e sul sito web del Corso di Laurea.
Il recupero di eventuali debiti formativi potrà essere effettuato mediante frequenza di opportuni corsi di recupero offerti nell’ambito delle attività didattiche, specificati sulla Guida dello Studente.
Gli studenti provenienti da altri Corsi di Laurea o da altro Ateneo possono essere iscritti ad anno successivo al primo se hanno precedentemente acquisito almeno 40 crediti validi per il corso di Laurea in Informatica, riconosciuti in base al successivo articolo 10.
Il Corso di Laurea in Informatica prevede un unico curriculum, nell’ambito del quale è definito un insieme di moduli didattici obbligatori. Viene comunque previsto uno spazio per le scelte autonome degli studenti: tali scelte sono disciplinate nel successivo articolo 11 e, ad ogni anno accademico, dalla Guida dello Studente. Allo scopo di meglio orientare le scelte degli studenti, il Consiglio di Corso di Laurea predispone dei piani di studio consigliati. È inoltre possibile per gli studenti presentare richiesta di piani di studio personalizzati, la cui valutazione ai fini di una eventuale accettazione è delegata ad apposita commissione nominata dal Consiglio di Corso di Laurea.
In base al Decreto sull’Autonomia Didattica n. 509del3/11/99l’impegno richiesto allo studente per il riconoscimento delle varie attività formative è misurato increditi (abbreviato d’ora in avanti in CFU). Un credito corrisponde a un impegno di 25 ore di lavoro. Di norma e salvo specifiche delibere del corso di laurea, si valuta che 1 CFU corrisponda a 8 ore di lezione (oppure 12 ore di esercitazione o laboratorio con il carattere di studio guidato), più il lavoro individuale che ne consegue. Per conseguire la Laurea in Informatica, lo studente deve aver acquisito complessivamente 180 crediti. Tali crediti vengono ripartiti tra le varie attività formative e negli ambiti disciplinari, in conformità al D.M 270/04, come meglio precisato nel successivo articolo 7.
Art. 7 - Ripartizione delle attività formative
Il Corso di Laurea in Informatica prevede la seguente ripartizione delle attività formative.
ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI |
|
|||
Attività formative |
Ambiti disciplinari |
Settori scientifico-disciplinari |
CFU |
Totale CFU |
Di base |
Formazione matematico-fisica |
MAT/02
- Algebra |
30 |
48 |
Formazione informatica |
INF/01
- Informatica |
18 |
||
Caratterizzanti |
Discipline informatiche |
INF/01
- Informatica |
84 |
84 |
ALTRE ATTIVITÀ FORMATIVE |
||||
Affini o integrative |
|
MAT/06
- Probabilità e statistica |
18 |
18 |
Autonomamente scelte dallo studente (DM 270/04, art.10, comma 5, lettera a) |
12 |
|||
Prova finale (DM 270/04, art.10, comma 5, lettera c) |
6 |
|||
Lingua straniera (DM 270/04, art.10, comma 5, lettera e) |
3 |
|||
Ulteriori attività formative (DM 270/04, art.10, comma 5, lettera d) |
9 |
I crediti relativi alle attività a scelta dello studente vengono acquisiti da parte dello studente mediante la frequenza di insegnamenti ed il superamento dei relativi esami: un elenco di tali insegnamenti viene determinato dal CCL. Lo studente che intende frequentare insegnamenti non inclusi in detto elenco può effettuare tale scelta all’interno del piano di studio: la scelta è soggetta, in tal caso, ad approvazione da parte del CCL, in riferimento alla coerenza con gli obiettivi formativi complessivi del Corso di Laurea ed alla valenza culturale complessiva del piano di studio proposto.
La lingua straniera considerata è, salvo motivate eccezioni, l’inglese.
Per essere ammessi alla prova finale per il conseguimento della Laurea in Informatica bisogna avere acquisito almeno 174 credit i(ed in generale tutti i crediti previsti nel proprio piano di studio eccetto quelli relativi alla prova finale). Eccezioni a tali requisiti possono essere autorizzate dal CCL in casi specifici e motivati. Le modalità di effettuazione della prova finale sono fissate al successivo Articolo 12.
I crediti relativi ad ulteriori attività formative sono attribuiti nell’ambito di opzioni individuate dal CCL. Tali opzioni possono prevedere:
In presenza di adeguata documentazione, il CCL può riconoscere l’acquisizione dicrediti formativi in presenza di esperienze professionali adeguatamente qualificate e coerenti con gli obiettivi formativi del Corso di Laurea: il numero massimo di crediti attribuibili è pari a 60. In tal caso, il CCL specificherà gli esami che si intendono superati e/o le tipologie di crediti che si intendono acquisiti a fronte dell’attribuzione dei crediti formativi in questione.
La Guida dello Studente riporta l’elenco degli insegnamenti attivati (con i relativi crediti e con l’indicazione dell’attività formativa di riferimento), che permettono allo studente di realizzare gli obblighi formativi prescritti, oltre alle eventuali propedeuticità tra i vari insegnamenti.
Art. 8 - Articolazione delle attività didattiche
L’anno accademico è suddiviso di norma in due semestri. Per rendere flessibile l’attività didattica, gli insegnamenti potranno anche svilupparsi solo su una parte del semestre e in ogni caso il Consiglio di Corso di Laurea può stabilire per un dato semestre un’articolazione diversa. Il CCL, per insegnamenti cui è associato un numero particolarmente significativo di CFU può decidere l’effettuazione del relativo corso sull’arco dei due semestri. Le modalità di svolgimento di ogni insegnamento e il calendario didattico vengono comunicati all’inizio dell’anno accademico.
Art. 9 - Valutazione del profitto
L’accertamento del profitto degli studenti si basa su prove di esame che possono essere precedute da test periodici di valutazione, finalizzati ad assicurare una efficace valutazione in itinere dell’apprendimento, oltre che ad agevolare l’autovalutazione da parte dello studente. L’assegnazione dei crediti relativi a ciascuna attività didattica viene effettuata per mezzo di una prova finale (esame) per la valutazione del profitto. Si fa riferimento al Regolamento Didattico di Ateneo per le modalità di svolgimento e di verbalizzazione e per la normativa relativa alla composizione delle commissioni per gli esami di profitto.
Gli esami si svolgono di norma in tre sessioni secondo le modalità seguenti:
I calendari delle prove finali di valutazione del profitto vengono resi noti almeno un mese prima dell’inizio degli appelli. Sarà cura del CCL verificare l’assenza di sovrapposizioni tra le date degli appelli d’esame di insegnamenti relativi allo stesso anno di corso. Le prove d’esame possono essere scritte e/o pratiche (realizzazione di progetti) e/o orali. Le prove scritte possono consistere in elaborati, in quiz o in test a risposte multiple. Le prove orali sono pubbliche. Tutte le prove di esame si svolgono in aule o in adeguati locali prefissati dal Presidente del Consiglio di Corso di Laurea.
La valutazione finale è individuale ed è espressa in trentesimi, con eventuale lode: essa può tener conto, in proporzioni prefissate dal docente prima dell’inizio del corso di insegnamento, sia dei risultati della prova di esame sia di quelli degli eventuali test periodici di valutazione.
Art. 10 - Riconoscimento o conferma di crediti formativi universitari
Il riconoscimento parziale o totale di crediti acquisiti da uno studente nell’ambito di un altro corso di studio di questo ovvero di altro ateneo è stabilito dal CCL, in base a criteri e procedure predeterminati dal Consiglio stesso ed in conformità con quanto prescritto dal Regolamento Didattico di Ateneo.
Il Corso di Laurea in Informatica prevede un unico curriculum, nell’ambito del quale è definito un insieme di moduli didattici obbligatori. Viene comunque previsto uno spazio per le scelte autonome degli studenti.
All’inizio del terzo anno di corso, lo studente deve presentare un piano di studio, che dovrà essere approvato dal CCL. Allo scopo di meglio orientare le scelte degli studenti, il CCL predispone un piano di studio consigliato. Piani di studio che rispettano le linee guida definite dal CCL sono automaticamente accettati dal Consiglio di Corso di Laurea. In alternativa, lo studente può presentare un piano di studio personalizzato: l’eventuale accettazione di tale piano di studio da parte del Consiglio di Corso di Laurea sarà subordinata all’esame dello stesso ed all’apporto di possibili modifiche richieste dal Consiglio di Corso di Laurea.
Art. 12 - Caratteristiche e modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale per il conseguimento della Laurea in Informatica richiede da parte dello studente l’approfondimento di un argomento affine al contenuto di almeno un corso presente nel proprio piano formativo. Tale argomento deve essere preventivamente concordato con un docente, che svolge le funzioni di relatore: possono ricoprire l’incarico di relatore di tesi i docenti del corso di laurea triennale e specialistica in organico alla Facoltà. I docenti del corso di laurea triennale o specialistica non in organico alla Facoltà o i docenti esterni al corso di laurea possono fungere da correlatori.
L’argomento trattato deve essere svolto come progetto documentato mediante elaborato scritto. Modalità diverse di prova finale possono essere autorizzate dal CCL, sulla base di una richiesta motivata. In particolare, in relazione ad obiettivi specifici, e nel quadro di convenzioni che lo prevedano esplicitamente, lo svolgimento della tesi può essere effettuato mediante tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione ed enti esterni, oltre che nell’ambito di soggiorni di studio presso altre Università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi internazionali. In questo caso il relatore esterno assume il ruolo di correlatore mentre il Presidente del CCL nominerà come relatore un docente interno al Corso di Laurea in Informatica. Lo studente deve realizzare un documento redatto in lingua italiana e sostenere una prova seminariale. Su richiesta del relatore, il documento può essere redatto in lingua inglese: in tal caso, esso deve essere corredato di un abstract in italiano. Nel corso della prova seminariale il candidato dovrà mostrare oltre alla padronanza dell’argomento trattato, autonomia e capacità espositiva e di ricerca bibliografica.
Le sedute di laurea si svolgono in quattro appelli annuali, fissati ogni anno dal CCL e pubblicizzati. I quattro appelli saranno di norma fissati nei mesi di Febbraio (sessione invernale), Maggio (sessione invernale), Luglio (sessione estiva), Ottobre (sessione autunnale). Venti giorni prima dell’appello scelto per l’esame di laurea lo studente deve presentare domanda presso le segreterie studenti della Facoltà di Scienze dove adempirà alle formalità amministrative, consegnando la dichiarazione del relatore in cui viene specificato il titolo della tesi, nonchè l’eventuale richiesta di assegnazione di CFU relativi ad ulteriori attività formative, di cui all’Articolo 6.
La commissione per la valutazione dell’esame di laurea è composta da 5 commissari, di cui uno ricopre il ruolo di Presidente, ed eventualmente da uno più supplenti. La Commissione è nominata dal Presidente del Corso di laurea che ne dà comunicazione al Rettore. Il Presidente è il professore con maggiore anzianità di servizio tra i docenti della commissione. È prevista una discussione pubblica sull’elaborato risultante dall’attività di tesi svolta. Durante tale discussione potranno essere effettuate anche domande di carattere generale, atte a verificare la preparazione complessiva del candidato.
La determinazione del voto finale viene effettuata a partire dalla media dei voti, valutati in trentesimi e pesati secondo i crediti, ottenuti nelle unità didattiche il cui esame preveda una valutazione numerica. Gli esami superati con 30 e lode vengono valutati 31 nel calcolo della media ponderata. Tale valore, espresso in centodecimi con una approssimazione di due cifre decimali, può essere incrementato in funzione della carriera didattica dello studente sommando due punti nel caso in cui lo studente si laurei in corso (durante il terzo anno accademico dall’immatricolazione) o un punto se lo studente si laurea durante il quarto anno dall’immatricolazione. La Commissione ha poi facoltà di aggiungere alla media convertita in centodecimi un punteggio relativo alla valutazione della prova finale: tale punteggio è compreso tra 0 e 11 punti. Il relatore propone per la prova finale una valutazione espressa in punti interi: se la proposta è di 10 o 11 punti, così come nel caso di richiesta di lode, il relatore deve preventivamente richiedere al Presidente del CCL la nomina di un controrelatore. La commissione decide il punteggio a maggioranza, sentito il parere dell’eventuale controrelatore. Il risultato finale viene approssimato all’intero più vicino (0.50 viene approssimato a 1). Agli studenti che raggiungano il punteggio di 111 può essere attribuita, su proposta preventiva del relatore, accettata dal controrelatore nominato dal Presidente del CCL e voto unanime della Commissione, la lode.
Agli studenti che completeranno il percorso formativo acquisendo il totale previsto di 180 crediti formativi viene rilasciata la Laurea in Informatica.
Art. 14 - Corsi di Insegnamenti
I corsi di insegnamento sono sviluppati con contenuti e con ritmi didattici mirati ad assicurare un adeguato apprendimento in relazione al numero di ore di studio previsto per ciascun insegnamento. Come previsto dal Regolamento didattico di Ateneo, ai fini di aggiornamento professionale
o di arricchimento culturale o di integrazione curriculare, il CCL ogni anno stabilirà un elenco di corsi di insegnamento usufruibili da coloro che risultino iscritti ad università estere, o ad altre università del territorio nazionale, previa autorizzazione dell’università frequentata o in attuazione di appositi accordi, oppure siano laureati od in possesso del titolo di studio previsto per l’immatricolazione ai corsi di laurea dell’Ateneo. Gli studenti che rientrano nelle tipologie sopra indicate che si iscrivano a singoli corsi di insegnamento potranno sostenere il relativo esame di profitto e riceverne formale attestazione.
Art. 15 - Tutorato e supporto alla didattica
Ad ogni nuovo studente (immatricolato o trasferito) sarà assegnato, all’inizio del proprio corso di studi, un tutor, che potrà essere consultato per valutazioni e suggerimenti generali in merito all’andamento delle attività di studio dello studente. L’attività di tutorato rientra tra i compiti istituzionali dei professori e dei ricercatori, come parte integrante del loro impegno didattico volto a guidare la formazione culturale degli studenti. Le attività di tutorato vengono programmate dal Consiglio di Corso di Laurea all’inizio di ogni anno accademico. Per supporto alle attività didattiche il Consiglio di Corso di Laurea può prevedere l’utilizzo, di neolaureati, cultori della materia, studenti in rapporto di collaborazione part-time.
Art. 16 - Guida dello studente
Entro il 30 giugno di ogni anno, il Consiglio del Corso di Laurea definisce ed approva la Guida dello Studente relativa al successivo anno accademico. Tale documento viene tempestivamente reso disponibile in forma telematica. Nella Guida dello Studente sono indicati tra l’altro:
Art. 17 - Strutture didattiche di riferimento
La struttura didattica di riferimento è il Consiglio di Corso di Laurea, composto da tutti i docenti di ruolo in servizio presso l’Ateneo titolari di insegnamenti ufficiali impartiti nel corso o di altre attività di insegnamento esplicitamente previste dall’ordinamento curriculare ed attribuite con delibera dell’organo competente; da un numero prefissato di rappresentanti degli studenti iscritti al corso di laurea in percentuale stabilita dallo Statuto ed eletti dagli studenti. La Presidenza del Consiglio di Corso di Laurea è affidata ad un professore che fa parte del Consiglio, eletto con le modalità previste dallo Statuto e dall’ordinamento nazionale universitario.
Art. 18 - Compiti delle strutture didattiche di riferimento
1. Il Consiglio di Dipartimento esercita tutte le attribuzioni precedentemente demandate al Consiglio di Corso di Studio dall’ordinamento universitario nazionale e dallo statuto.
2. Il Dipartimento si dota di commissioni istruttorie per le questioni didattiche, come di seguito specificato, che sono convocate e presiedute dal Coordinatore. Ogni commissione dura in carica un anno, e viene automaticamente confermata in caso il Dipartimento non disponga diversamente.
3. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta di una Commissione Congiunta composta da professori e ricercatori dell’ateneo cui siano stati assegnati compiti didattici nel Corso di Laurea in Informatica e/o nel Corso di Laurea Magistrale in Informatica, nonché da una congrua rappresentanza degli studenti dei corsi di studio sopra indicati, delibera:
• l'attivazione di nuovi curricula didattici e la disattivazione di curricula esistenti;
• l'attivazione, la rimozione e la sostituzione dei moduli didattici obbligatori o opzionali determinando i crediti ad essi associati, nel rispetto della normativa relativa all'afferenza dei moduli didattici ai settori disciplinari e della Laurea alla classe di Laurea di cui all'art. 1.
• il quadro didattico relativo a ciascun anno accademico, da definire entro il 30 aprile di ogni anno, unitamente ad una proposta organica di copertura dei moduli didattici.
• sull’ordinamento didattico e sulle relative modifiche.
4. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta di una apposita Commissione Istruttoria indicata dal Coordinatore, delibera inoltre sulle seguenti questioni:
a. il riconoscimento di crediti acquisiti da uno studente nell'ambito di un altro corso di studi in caso di trasferimento, le eventuali abbreviazioni di corso e le equipollenze dei titoli conseguiti all’estero;
b. l'eventuale recepimento di attività a scelta dello studente consistenti in seminari e corsi universitari o extra-universitari;
c. la approvazione dei piani di studio;
d. le propedeuticità relative alle varie unità didattiche;
e. l'utilizzo di laureati e cultori della materia per ulteriore supporto alle attività didattiche;
f. l’istituzione di rapporti di partenariato con Università estere per il soggiorno di studio dei nostri studenti, ed il coordinamento e la valutazione delle attività degli studenti Erasmus presso il nostro corso di studio.
5. Il Consiglio di Dipartimento, su proposta del Coordinatore, delibera infine:
g. l’assegnazione dei tutor agli studenti;
h. le opzioni relative ai percorsi formativi per studenti a tempo parziale;
i. i periodi in cui svolgere gli appelli d'esame e le date degli appelli di Laurea;
j. l’elenco dei corsi fruibili da esterni;
k. l’articolazione temporale degli insegnamenti;
6. Il Coordinatore del corso di studio, sentito il Direttore del Dipartimento, adotta provvedimenti d’urgenza sugli argomenti di ordine didattico attinenti le competenze del Consiglio di Dipartimento sottoponendole allo stesso per ratifica nella prima adunanza successiva.
7. Il Consiglio di Dipartimento può inoltre dare mandato al Coordinatore di adottare i provvedimenti di cui ai Commi 4 e 5, purché ai punti da a. a f. la Commissione Istruttoria abbia dato parere positivo e, per quanto riguarda il punto i., previa consultazione con i docenti interessati e con gli studenti eletti in Consiglio di Dipartimento che siano iscritti ad uno dei corsi di studio di Informatica.
8. Ai fini di quanto previsto dal d.lgs. 27 gennaio 2012, n. 19, il Consiglio di Dipartimento svolge la funzione di presidio di qualità delle attività didattiche, e monitora le attività didattiche stesse.
9. I contenuti dei verbali, nelle parti relative alle attività formative, con esclusione di quelle relative ai singoli studenti, sono resi noti al pubblico attraverso il sito web del corso di studio.
10. Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, si applicano il Regolamento delle Strutture Didattiche e di Ricerca e il Regolamento didattico di Ateneo.
Art.19 – Compiti del Coordinatore
Il Coordinatore del Corso di Studio provvede all’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Dipartimento relative al Corso di Studio. Il Coordinatore:
a. convoca e presiede la Commissione Congiunta e la Commissione Istruttoria, di cui all’Art. 19; inoltre, previo mandato del Consiglio di Dipartimento, adotta i provvedimenti di cui all’Art. 19, Commi 4 e 5, purché ai punti da a. a f. la Commissione Istruttoria abbia dato parere positivo e, per quanto riguarda il punto i., previa consultazione con i docenti interessati e con gli studenti eletti in Consiglio di Dipartimento che siano iscritti ad uno dei corsi di studio di Informatica.
b. sempre avvalendosi della Commissione Istruttoria di cui all’Art. 19, comma 4, esamina le domande di ammissione al Corso di Laurea pervenute e ne determina l’esito. La valutazione segue comunque i criteri indicati all’Art. 4.
c. propone al Consiglio di Dipartimento le delibere relative all’Art. 19, Comma 5.
d. nomina la Commissione per la Prova Finale, dandone comunicazione al Rettore; nomina, inoltre le Commissioni di esame relative agli insegnamenti del Corso di Studio.
e. fissa le aule o i locali per lo svolgimento di ciascuna prova di esame.
f. entro il 30 giugno di ogni anno, definisce ed approva la Guida dello Studente relativa al successivo anno accademico, in linea con quanto deliberato dal Consiglio di Dipartimento.
Il Coordinatore, sentito il Direttore del Dipartimento, adotta provvedimenti d’urgenza sugli argomenti di ordine didattico attinenti le competenze del Consiglio di Dipartimento sottoponendole allo stesso per ratifica nella prima adunanza successiva.
Quale ausilio all’espletamento dei propri compiti, il Coordinatore può nominare delle Commissioni, per attività specifiche di tipo istruttorio.
Art.20 - Commissione paritetica
Il Consiglio di corso di studio istituisce una Commissione didattica paritetica formata da due professori e da due studenti facenti parte del Consiglio stesso, designati i primi dai docenti del Consiglio e i secondi dagli studenti eletti nel Consiglio. La Commissione dura in carica due anni accademici ed espleta i compiti previsti dall’art.12, comma 3 del D.M. 270/04.
Art.21 - Comitato di indirizzo
Il Consiglio di Corso di Laurea verifica – attraverso un comitato di indirizzo formato da docenti, da rappresentanti degli studenti e da rappresentanti del mondo del lavoro (scuola, mondo imprenditoriale legato alla cultura, aziende specifiche contattate) – le esigenze formative rispetto al mercato del lavoro, al fine di definire le potenzialità di inserimento lavorativo dei laureati nei diversi curricula.
Art.22 - Rapporti con soggetti esterni
Ai fini dell’esercizio dell’attività didattica e di tirocinio del Corso di Laurea, per la disponibilità di attrezzature didattiche e scientifiche, possono essere stipulate convenzioni con Enti, Società ed Istituzioni di cui al D.P.R. n. 162 del 2.10.1982. A questo scopo il Corso di Laurea si appoggerà, per i fini amministrativi, ad un Dipartimento o Centro interdipartimentale dell’Ateneo.